Il logo LEGO® è cambiato molte volte nel corso degli anni e attorno al 1963-1965 comincia ad assumere la forma quadrata che ha ancora oggi. A questo quadrato ne viene subito aggiunto un altro a destra, con un “arcobaleno” composto da cinque colori: giallo, rosso, blu, bianco e nero. Questi cinque colori resteranno associati al logo fino al 1973 e continueranno comunque poi a essere utilizzati anche in seguito indipendentemente dal logo.
Ma cosa sono questi colori? Si sentono e leggono in giro diverse spiegazioni, ma spesso e volentieri queste spiegazioni sono sbagliate
Spesso si sente dire che sono i primi colori LEGO, ma non è così. Anche ignorando i giocattoli in legno e partendo dalla produzione di mattoncini in plastica nel 1949, all’inizio questi venivano prodotti in molti più colori rispetto a questi cinque. Ecco un esempio di classificazione di quei primi colori. Questa esuberanza di colori viene in realtà poi ridimensionata molto velocemente e già all’inizio degli anni 50 i colori diminuiscono.
Qualcuno sostiene quindi che si possa trattare dei colori in produzione quando, nel 1958, venne chiesto il brevetto del nuovo mattoncino con i tubi nella parte inferiore. Ma non è nemmeno così; c’erano infatti diversi altri colori in produzione in quel periodo, considerando tutti i pezzi LEGO System come gli alberi, i segnali stradali, le auto, le baseplate…
Questo porta quindi a un leggero perfezionamento dell’affermazione precedente: si tratta quindi forse dei colori in cui sono in produzione i mattoncini LEGO nel 1958? Ci siamo quasi, ma di nuovo la risposta è no. Perché stranamente nel 1958 i mattoncini neri non esistevano.
La risposta è probabilmente la più semplice. Dico “probabilmente” perché una spiegazione ufficiale in realtà non l’ho mai trovata. Osservando le date però si dovrebbe poter giungere a una conclusione abbastanza sensata: quei cinque colori erano i colori dei mattoncini in produzione nel momento in cui hanno iniziato a usare quel logo, quindi nel 1963-65. Il colore che manca all’appello era infatti, come detto, il nero e i mattoncini neri infatti debuttano sicuramente tra il 1960 e il 1963. Non si conosce la data precisa (si veda la discussione sotto questo bellissimo grafico dedicato ai colori LEGO), ma un catalogo completo tedesco del 1960 non include mattoncini neri ed esistono dei mattoncini neri in acetato di cellulosa prodotti in Europa (in Europa, l’acetato di cellulosa viene sostituito dall’ABS nel 1963). Infine, Gary Istok indica la fine del 1961 come data fatidica dell’introduzione del nero (con prima apparizione nei cataloghi del 1962). Quindi, oltre al “colore” trasparente (che per ovvi motivi ora non ci interessa), nel 1963 in produzione c’erano mattoncini gialli, rossi, blu, bianchi e neri, proprio quelli che ci servivano.
E sottolineo di nuovo mattoncini, perché a fine 1962-inizio 1963 nascono anche i primi plate di dimensioni piccole nei set “Architectural” per adulti e questi plate sono subito disponibili anche in grigio. Aggiungo anche mattoncini regolari, perché sempre nel 1963 arrivano i mattoncini Modulex che hanno una palette colori completamente diversa (e più ampia) di quella dei mattoncini regolari.
Nel 1973 il logo cambia di nuovo (sparisce la scritta “System” e comincia a somigliare all’attuale) e l’associazione con questi cinque colori, dopo qualche breve utilizzo anche con il logo nuovo, scompare.
A scomparire quell’anno comunque è solo l’associazione con il logo, i colori infatti si continueranno a trovare ancora per diversi anni sui vari cataloghi e su diverso materiale pubblicitario (e in alcuni pezzi! Come questa bandiera presente in tre set tra il 1985 e il 1991 o diversi pezzi relativi agli aeroporti di 1985 e 1990, il cui logo incorpora le strisce). E questo succede sporadicamente ancora oggi (sebbene in genere ormai i colori vengano utilizzati principalmente per dare un tono “vintage”), per esempio il vecchio logo con i cinque colori è presente anche sul set omaggio per i dipendenti LEGO del 2016.
Ed ecco una compilation di vecchie pubblicità LEGO Space; alcune in chiusura usano ancora i cinque colori (che a volte si compongono con un’animazione di mattoncini 6x).
Nella comunità AFOL questi colori sono rimasti nella memoria e vengono spesso utilizzati. Per esempio nel logo e nella mascotte del Fan Weekend di Paredes de Coura. E persino il logo di ItLUG è bianco, rosso e blu – e non verde, come verrebbe da pensare – anche per questo motivo (magari con un po’ di retcon). E così quello dei cugini portoghesi della Comunidade 0937… probabilmente si potrebbe andare avanti a lungo!
Per chiudere, non ho la certezza che la genesi di questi cinque colori sia realmente questa, però mi sembra un’ipotesi abbastanza verosimile. Se qualcuno ha qualche correzione o qualche dato in più mi faccia sapere!