I mattoncini LEGO iniziarono a essere venduti in Danimarca con il nome di Automatic Binding Bricks nel 1949, per poi diventare LEGO Mursten nel 1953.
Il primo paese, dopo alla Danimarca, a vendere mattoncini LEGO fu la Norvegia, dal 1953. Dalla fine della guerra (e fino al 1961) la Norvegia aveva un ban sull’importazione dei giocattoli, quindi, per poter vendere in Norvegia, LEGO divenne partner dell’azienda norvegese produttrice di plastica Svein Strømberg & Co. con sede a Oslo.
Un paio di anni fa vidi la foto una brochure promozionale LEGO® del 1949-50 (la prima, quasi certamente) che pubblicizzava l’uscita degli allora nuovissimi Automatic Binding Bricks e mi resi subito conto che uno dei modelli presentati in fotografia sul volantino era chiaramente la riproduzione della fabbrica LEGO di allora (in alto a destra nell’immagine).
Si poteva dedurre che si trattasse del primo modello di un edificio reale realizzato con mattoncini LEGO (prima ancora che si chiamassero così). Teoria riportata poco dopo sulla pagina dell’Unofficial LEGO Sets/Parts Collectors Guide.
Oggi però, casualmente ho notato un altro modello che, per definizione, è ancora più vecchio, anche se si tratta in questo caso solo di un disegno. Un disegno sotto gli occhi di tutti da 71 anni.
Questa è l’immagine che stava sulle scatole di Automatic Binding Bricks dal 1949.
Notate nulla? Se zoomiamo, anche qui, in alto a destra, forse?
Bingo… anche questa è chiaramente la fabbrica LEGO! Con qualche finestra e dettaglio in meno rispetto al modellino reale, ma decisamente riconoscibile dalla colonna di finestre che danno sulla rampa di scale, dalla porta di fianco a queste e dalle due file di finestre.
Sicuramente non sono il primo a notarlo (quantomeno l’avranno notato i bambini di Billund di allora!), ma mi sembra un dettaglio importante da riportare, in ogni caso.
Da oggi in vendita esclusivamente alla LEGO House, la fedele riproduzione in mattoncini LEGO della classica papera di legno! Ed è solo il primo di una nuova serie dedicata alla storia LEGO. Chissà quali saranno i prossimi? Il mattoncino, il town plan, la ruota, i treni, LEGOLAND, le maxifig, le minifig, Castle, Space, Town, pirati, MINDSTORMS… ci sono talmente tanti possibili idee che potranno andare avanti per molti anni. Anche se sarà davvero interessante vedere quale sarà l’approccio… in fondo una cosa è riprodurre con mattoncini LEGO un giocattolo di legno, un’altra riprodurre con mattoncini LEGO… qualcosa che già a sua volta è costruito con mattoncini LEGO! Lo scopriremo!
Intanto ecco la press release del set.
Un nuovo pezzo di eredità storica LEGO® è ora disponibile a Billund. Fin dall’apertura della LEGO House nel 2017, la creazione di prodotti esclusivi è stata molto importante perché questi migliorano ulteriormente la visita alla LEGO House… il culmine dell’esperienza LEGO.
La LEGO House introduce quindi una nuova serie chiamata: The LEGO House Limited Edition. La papera di legno (40501) è il primo set di questa serie esclusiva di prodotti collezionabili che celebrano i momenti chiave nella storia LEGO.
La papera di legno originale è una delle opere più note della storia LEGO e si può ritrovare, ricostruita con mattoncini LEGO, in diversi posti nella LEGO House… nell’albero della creatività, nel World Explorer e persino nella Red Zone.
I primi tre prodotti esclusivi sono stati il set Architecture della LEGO House, l’albero della creatività e i dinosauri.
La storia della papera LEGO®
Più di 100 anni fa, il ventiquattrenne falegname Ole Kirk Kristiansen compra una falegnameria nel piccolo paese di Billund in Danimarca. Fin dai primissimi giocattoli usciti dalla bottega di Ole Kirk, la passione per la qualità e la funzionalità sono ovvie. La progettazione, l’intaglio, la smerigliatura e la pittura di ogni pezzo vengono eseguite alla perfezione perché Ole Kirk è convinto che i bambini meritino giocattoli di alta qualità realizzati con i migliori materiali, in modo che possano durare per molti anni.
In un’intervista del 1982, il figlio di Ole Kirk, Godtfred Kirk, condivide la seguente storia sull’importanza che suo padre dava alla qualità:
Lavorando nella bottega di suo padre da ragazzo, Godtfred Kirk dà gli ultimi ritocchi a un lotto di papere di legno. Questo significa applicare gli strati di smalto e portare le scatole con le papere finite alla stazione ferroviaria per la spedizione. Tornato alla bottega, Godtfred annuncia orgoglioso a suo padre di aver fatto qualcosa di molto furbo che aveva fatto risparmiare dei soldi all’azienda.
“E come hai fatto?” chiede Ole Kirk.
“Ho dato alle papere solo due strati di smalto, non tre come facciamo di solito” è la risposta di Godtfred Kirk.
Al che suo padre risponde subito:
“Vai subito a riprendere quelle papere e stendi l’ultimo strato di smalto, riconfezionale e riportale alla stazione! E fallo da solo, anche se ci metterai tutta la notte!”
“E fu così che imparai una lezione sulla qualità”.
Godtfred Kirk continua a ricordare spiegando come allora incise nel legno dei cartelli con il motto di suo padre “Solo il meglio è abbastanza” da appendere sulle mura della bottega per ricordare a se stesso e al resto dei dipendenti di non scendere mai a compromessi con la qualità di un prodotto LEGO.
Per tutta la vita Godtfred Kirk ricorda le parole di suo padre e ancora oggi “Solo il meglio è abbastanza”… perché i bambini si meritano il meglio.
Fatti sulla papera:
Tra il 1932 e il 1947 LEGO produce esclusivamente giocattoli di legno.
Dal 1947 LEGO produce sia giocattoli di legno che di plastica, prima di convertirsi esclusiamente alla plastica nel 1960.
La papera fu progettata dal fondatore LEGO Ole Kirk Kristiansen.
Nel corso degli anni la papera di legno è stata prodotta in diverse dimensioni e forme.
La papera più popolare era dello stesso tipo riprodotto nel set esclusivo della LEGO House: Ha un becco che si apre e chiude quando la papera viene spinta avanti e indietro.
Fatti sulla papera di legno (il set):
La Papera di legno riproduce un momento cardine della storia LEGO. Questo modello da esposizione cattura perfettamente lo stile realizzato a mano dell’originale. Il modello, composto da 621 pezzi, misura 20 cm di altezza, 22 cm di lunghezza e 3 cm di profondità e si appoggia su una base di 13 cm quadrati.
La base include due tile stampati con le parole “LEGO House” e “The wooden duck”
Il set è l’ideale per collezionisti di memorabilia dei giocattoli e per i costruttori LEGO. Da 10 anni in su.
Prezzo: 599 DKK. Disponibile solo nella LEGO House.
Qui potete trovare un’ottima recensione da parte di The Rambling Brick che ha già avuto modo di montare il set.
Oggi a chi visita la fabbrica LEGO di Kornmarken a Billund, viene dato come ricordo un mattoncino 2×4 stampato. Quello che forse non tutti sanno è che questa tradizione risale almeno al 1958!
Nel 1958 infatti, LEGO preparò una scatoletta del tutto simile a quelle che allora si usavano per vendere i pezzi singoli, e ci infilò una piccola costruzione, con una piccola brochure pubblicitaria di 8 fogli/16 facciate. La scatoletta esterna era del tutto identica a quella dei set supplementari veri, quella interna invece presentava sui lati esterni il logo LEGO di allora su sfondo nero, sul fondo esterno una mappa dei paesi in cui erano in vendita i set LEGO nel 1958 (Italia inclusa, anche se ancora non era vendita diretta) mentre sul fondo interno c’era la scritta “System in Play” in sette lingue diverse.
Questa scatoletta veniva data in regalo a chi visitava la fabbrica (che nel 1958 era quella di Systemvej, naturalmente). Si sa che esistono anche delle versioni in italiano e tedesco (e magari ce ne sono altre), ma non è noto in che occasione venissero date.
Si tratta quindi del primo set promozionale LEGO a contenere dei mattoncini (non è il primo set promozionale in assoluto perché nel 1955 c’erano già stati dei camion Esso in scala 1:87 in omaggio).
Nelle foto potete vedere quello in mio possesso, degli anni 1958-59 (ne esiste una seconda versione fino al 1962 con la scatola esterna che segue quella del periodo – quindi con la scritta “System” in giallo – e una brochure lunga la metà).
La bandiera in teoria dovrebbe essere quella LEGO, ma io l’ho trovato così… chissà! Con questi set non si può mai avere la certezza assoluta perché non erano sigillati.
Fonti: Flickr, The Unofficial Sets/Parts Collectors Guide.
L’anno che va a chiudersi è stato un anno memorabile dal punto di vista degli anniversari della storia LEGO®. I festeggiamenti per i 60 anni del brevetto del mattoncino e per i 40 anni della creazione della minifig sono stati molto estesi e hanno anche comportato la produzione di alcuni set per celebrare le due ricorrenze.
Approfitto quindi della fine del 2018 per ricapitolare che cosa, nella produzione di quest’anno, ha ricordato e celebrato il passato.
Ogni tanto anche qui si parla di novità! Se queste novità sono legate al passato…
LEGO ha appena pubblicato le foto in alta risoluzione del set 40290 celebrativo dei 60 anni del brevetto del mattoncino LEGO® che si festeggeranno il 28 gennaio 2018 perché il 28 gennaio 1958, esattamente alle ore 13:58, fu depositata la richiesta di brevetto del mattoncino LEGO con i tubi sotto.
Si tratta di un set sulla falsa riga di quello dedicato ai 50 anni dei treni regalato ai dipendenti LEGO lo scorso Natale, ma che per fortuna questa volta sarà disponibile per tutti e verrà dato in omaggio a chi spenderà più di un tot sul LEGO Store (la promozione esatta, in Europa, è ancora da specificare) e che ripropone versioni microscale del Castello Giallo (375), della Galaxy Explorer (928), della monorotaia (6399) e del Black Seas Barracuda (6285).
Naturalmente il 375 e la 928 (insieme alla minifig) festeggeranno nel 2018 anche i loro primi 40 anni.
Il set è stato progettato dalla designer Mel Caddick.
Qualche anno fa lessi su BrickJournal (USA) n. 8 una meravigliosa intervista a cura di Megan Rothrock ai designer Daniel August Krentz e Niels Milan Pedersen. Daniel Krentz era il designer del castello giallo (375, del 1978) e nell’intervista rivelava che in realtà avrebbe voluto realizzarlo in tan (beige) o in grigio scuro, ma che allora questi colori erano riservati ai costruttori di LEGOLAND e così lo fece giallo. Ovviamente la prima cosa che mi venne in mente, a quel punto, fu che ora si sarebbe sicuramente potuto costruire in tan e che prima o poi ne avrei costruito uno. In fondo il 375 è il mio set preferito.
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